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Punto Croce vi invita ad una merenda domenicale accompagnata dalla performance ideata e realizzata da Anabel Ciliberti.

Le arti si fondono per suonare all’unisono la musica del cuore, nella dimensione del teatro, attraverso l’utilizzo di vari media. Aprirà lo spettacolo l’inedito cortometraggio “Joy de vivre”, a seguire lettere di emozioni e tormenti interiori , nascosti e “dimenticati” ormai nel passato remoto, arrivando poi alla rappresentazione della pièce “Une petite jolie histoire d’amour” con un breve inframmezzo di teatro-danza; chiuderà la performance un paesaggio sonoro composto da Francesco Gibaldi che in tempo reale riutilizzerà i vari elementi audio della rappresentazione, mixati, effettati e mandati in loop ad hoc per gli spettatori presenti.
La giovane regista Anabel Ciliberti con la collaborazione di Luca Marinaro e Francesco Gibaldi, darà vita a questa che nell’insieme sarà un unico spettacolo.

Anabel Ciliberti nata a Santo Domingo il 21 giugno 1988. Cresce fra Lecco e Città del Capo (Sudafrica). Studia Pittura all’accademia di Belle Arti, inizialmente a Firenze e in seguito a Milano, e attualmente all’accademia di Belle Arti di Venezia. Nell’Accademia di Belle Arti di Brera, è nato il progetto di Teatro Nudo. Progetto teatrale che includeva studenti di diversi indirizzi artistici, con l’intento di realizzare un opera totale. Il percorso in sé è sempre stato più importante del prodotto finale. Anabel  ora vive a Venezia, dove ha ripreso a fare perfomances, sempre sulla base dei suoi studi di Teatro Nudo, con metodi da lei ideati.

Luca Marinaro nato al lido di Venezia il 19 gennaio 1992. Studia Scienze Internazionali e Diplomatiche a Gorizia. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e il teatro. Attualmente fa parte della redazione del giornale goriziano “Sconfinare”.

Francesco Gibaldi è un polistrumentista dedito alla sperimentazione. Di formazione perlopiù autodidatta suona vari strumenti a fiato. Si dedica all’uso di effetti e campionatori per le proprie esibizioni, spesso legate alla musica elettronica. Scorgendo in ogni oggetto di forma tubolare un possibile strumento a fiato, sperimenta febbrilmente oggetti di uso comune come strumenti musicali (tubi di plastica da impianti elettrici e idraulici, tubi Innocenti, stampelle, scope, palette, manubri…).

Une petite jolie histoire d’amour | 28 Gennaio | 17:00