24 ottobre
Parata di Ombrelli Rossi da Stazione Santa Lucia a Campo San Giacomo
Ritrovo ore 17:00 @ Stazione Santa Lucia

Inaugurazione Mostra @ Casa Punto Croce
Apertura porta ore 18:00
Chiusura porta ore 20:00

28 ottobre
Aperizoccola @ Campo San Giacomo
Inizio ore 17:00
Fine ore 20:30

30 ottobre
Finissage Mostra @ Casa Punto Croce
Apertura porta ore 18:00
Chiusura porta ore 21:00

La Mostra e’ aperta ogni giorno dalle 12.00 alle 18.00 su prenotazione.
Suonarci il campanello nell’orario di apertura potrebbe anche funzionare.
In linea con le misure anti-covid, la capienza massima di visite giornaliere e durante gli eventi e’ limitata. Per partecipare agli incontri, si prega di dare un cenno di adesione inviando una mail.

Umbəlla. Vent’anni di attivismo sotto gli ombrelli rossi.
L’ombrello rosso, simbolo globale della solidarietà də sex workers è stato utilizzato per la prima volta nel 2001 a Venezia durante la quarantanovesima Biennale d’Arte. In questa occasione un gruppo di sex workers ha marciato per le calli di Venezia con ombrelli rossi come parte del “Padiglione delle Prostitute” e dell’installazione CODE:RED dell’artista sloveno Tadej Pogačar.

La marcia, organizzata dall’associazione Onlus, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute (CDCP), al tempo presieduto da Carla Corso, fu organizzata dall’attivista Daniela Mannu attirando l’attenzione sulle cattive condizioni di lavoro e sulle violazioni dei diritti umani che lə sex workers hanno dovuto da sempre affrontare. Da allora l’ombrello rosso è diventato icona ed emblema internazionale dei diritti də sex workers in tutto il mondo. Simboleggia la protezione dagli abusi e dall’intolleranza affrontate, ma è anche simbolo di forza e resistenza.

Umbəlla presenta alcuni video, parte del corpo di lavoro CODE:RED durante la Biennale di Venezia del 2001. In quella occasione Pogačar, insieme al fotografo Dejan Habicht realizzarono una lucida documentazione dei dibattiti, delle performance, dei workshop e delle conversazioni e azioni avvenute fuori e dentro al padiglione delle prostitute. Il progetto nasce come una ricerca permanente e in corso, che vede la collaborazione tra artistə e attivistə e che ha come scopo (tra gli altri) di generare un dialogo relativo alle politiche economiche e sociali che ruotano intorno al mercato del sesso.

All’interno dello spazio espositivo, ad amplificare ed estendere le voci dell’attivismo globale, sarà una serie di fotografie parte del progetto United Under a Red Umbrella di Mariska Majoor and Robin Haurissa. Pubblicato dal Prostitution Health Centre di Amsterdam nel 2018, il libro racchiude oltre 70 fotografie e 32 interviste che raccontano le storie schiette e il pluralismo delle esperienze di sex workers in 13 diversi paesi durante un viaggio della durata di un anno.

Come già accaduto innumervevoli volte, arte e prostituzione si incontrano. Tuttavia, con CODE:RED, e United Under a Red Umbrella, non assistiamo all’influenza che la prostituzione ha avuto sull’arte o sugli artisti, tantomeno alla mera rappresentazione di un fenomeno raccontato dalla prospettiva univoca del suo creatore. Al contrario, queste ricerche rendono la prostituzione e lə prostitute oggetto e soggetto dell’opera artistica, creando le basi per un dialogo collettivo e uno spazio dove conoscenza, attivismo e le diverse esperienze si incontrano.

La mostra sarà affiancata da un programma di eventi che vede la partecipazione del collettivo Le Zoccole Dure, attiviste e alleate che negli ultimi vent’anni hanno abbracciato la lotta per i diritti deə sex workers attraverso un’opera di divulgazione in campo artistico e sociale.

Umbəlla, curata da Agnese Reginaldo esplora e celebra ciò che è stato ottenuto fino ad ora ma è anche un’occasione per riflettere su quanto c’è ancora da imparare per concepire un futuro migliore per la comunità di sex workers. Laddove l’arte, unita all’attivismo, può essere un vigoroso strumento di resistenza e autodeterminazione.

Nessuna foto

NOTE
1. Il nome Umbəlla e’ la traduzione del nome italiano ‘Ombrello’ che in latino diventa Umbella. Il desiderio di aggiungere una schwa al centro per enfatizzare il fatto che il lavoro sessuale non e’ esclusivamente femminile e che questo universo appartiene a tuttə.

2. La puttanesca è di origini napoletane. Una ricetta a base di sugo di pomodoro, olive nere, capperi, olio d’oliva e aglio. Alcune fonti raccontano fu cucinata per la prima volta all’inizio del 1900 in un bordello dei Quartieri Spagnoli (Napoli), dove il proprietario la servì ai clienti, per la sua semplicità e velocità di preparazione.

 

PROGRAMMA INCONTRI

Domenica 24 Ottobre

Parata di Ombrelli Rossi ore 17.00
Stazione di Venezia Santa Lucia

Vernissage dalle 18.00 alle 20.00
Casa Punto Croce
Accoglienza dei partecipanti davanti la stazione di Venezia Santa Lucia.
Da qui una parata di ombrelli rossi faranno da guida attraverso le calli fino a Campo San Giacomo dall’Orio per l’apertura clandestina della porta alle 18.00
Una volta arrivati a Punto Croce, Tadej Pogacar presenterà il corpo di lavoro CODE:RED

Intermezzo: Nicole De Leo, attrice, attivista LGBTQIA+ e vicepresidentessa del MIT di Bologna, leggerà alcuni brani e poesie di Griselidis Real.
A seguire ci sarà la presentazione del libro/progetto United under a red umbrella di Mariska Majoor and Robin Haurissa.

Giovedì 28 Ottobre

Aperizoccola dalle 17.00 alle 20.30
Campo San Giacomo dall’Orio
Le Zoccole Dure ospiteranno un’Aperizoccola che vedrà la partecipazione straordinaria di Valentine aka Fluida Wolf, Non Una Di Meno (Venezia) e Santa Carne.

Sabato 30 Ottobre
Finissage dalle 18.00 a chiusura porte
Casa Punto Croce
Lancio della pubblicazione Naked and Organised. Sex Work as Practice and Representation di Agnese Reginaldo, seguita da una Puttanesca e proiezione di immagini di attivismo globale.
La serata si concluderà con un pop-Porno (h)ardecore Dj set di B.E.A.

In linea con le misure anti-covid, la capienza massima di visite giornaliere e durante gli eventi e’ limitata.
Per la visita della mostra e per partecipare agli incontri, si prega di dare un cenno di adesione inviando una mail.

MAGGIORI INFORMAZIONI
Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus (CDCP)
Il CDCP è una associazione no profit fondata da prostitute e non nel 1982. L’obiettivo principale dell’associazione è sostenere le persone che si prostituiscono. Il Comitato svolge attività culturali e azioni di sensibilizzazione per orientare scelte di politiche sociali finalizzate alla decriminalizzazione del sex work e al miglioramento della condizione di chi si prostituisce; per suscitare un dibattito che modifichi la percezione della società verso il sex work, per aumentare il rispetto della dignità e dei diritti delle/dei sex workers e contro le discriminazioni..
https://www.lucciole.org/

Tadej Pogačar
Tadej Pogačar è un artista, fondatore e direttore del P.A.R.A.S.I.T.E Museum of Contemporary Art, un’organizzazione virtuale e un modello critico fondato nel 1993. Ha avviato il progetto collaborativo a lungo termine CODE:RED, che ricerca e discute modelli di economia informale, autorganizzazione, lavoro sessuale globale e tratta di esseri umani. Nei suoi progetti più recenti, esplora la vita quotidiana delle città contemporanee, l’urbanistica partecipativa e l’economia delle minoranze urbane nel contesto del dominio e del potere.
www.parasite-pogacar.si

Robin Haurissa
Robin è nata il 6 maggio 1997 ad Almere, da madre olandese padre molucchése. Dopo aver ottenuto il diploma HAVO presso la Free School di Amsterdam, Robin ha completato un anno di studi presso la Photo Academy. Nello stesso periodo, ha curato la fotografia del libro in lingua inglese United Under a Red Umbrella, che vede come tema i diritti del sex work in 13 paesi. Le fotografie di questo progetto sono state esposte alla Oude Kerk di Amsterdam, all’Università di Utrecht e al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2020 lei e sua madre hanno realizzato il libro De Wallen, future of our past. Per Robin fotografare è un hobby. Non lavora su incarico ed esegue esclusivamente progetti personali.
Puoi seguirla tramite il suo account Instagram.

Mariska Majoor
Mariska è nata il 2 novembre 1968 a Hilversum ed è cresciuta a Laren. All’età di 16 anni scappò di casa e abbandonò la scuola. Presto iniziò a lavorare come prostituta in una casa privata. Un anno dopo si e’ trasferita ad Amsterdam per lavorare nel quartiere a luci rosse come prostituta da vetrina. Ha pubblicato le riviste Pleasure Guide e De Rode Lantaarn e i libri When sex becomes work, De Wallen in beeld e United Under a Red Umbrella. Nel 1994 ha avviato il noto Centro di informazione sulla prostituzione (PIC) sulla Oudekerksplein nel quartiere a luci rosse. Nel 2017, è stata nominata cavaliere dall’ex sindaco van der Laan nell’Ordine di Orange Nassau per i suoi contributi alla lotta per i diritti de* sex workers. A maggio 2020 è stato pubblicato il suo libro: De Wallen, future of our past, per il quale Robin, la figlia di Mariska, si è occupata della fotografia.
https://www.amsterdamredlightdistricttour.com/de/news/interview-ex-sex-worker-mariska- majoor/

Le Zoccole Dure
Le Zoccole Dure è un gruppo aperto nato a Venezia nei primi anni del 2000 che si diverte, riflette e divulga temi relazionati alla sessualità, al transfemminismo e all’autodeterminazione. Le Zoccole sono fedeli alleate del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute e risolute attiviste.
Gli Aperizoccola sono programmi d’intrattenimento, dibattiti e “Prosex” dove si trattano con leggerezza e sempre insieme ai diretti interessati, contenuti spinosi e non troppo discussi che ruotano intorno alla sessualità.
Per seguire Le Zoccole Dure, vai sulle loro pagine social FaceBook o Instagram.

Nicole De Leo
Attivista per natura, attrice, e a volte molto ironica, Nicole e’ vice presidente del MIT (Movimento Identità’ Trans) di Bologna e si occupa in particolare dello sportello informativo e di consulenza in materia di assistenza sanitaria e prostituzione. In campo culturale e artistico, cura DIVERGENTI, (Festival internazionale di Cinema Trans) il primo e unico festival cinematografico in Italia dedicato specificamente al tema del transessualismo. Nicole lotta con gioia ed è trans per vocazione.
Puoi seguirla sul suo account FB o IG.

Non Una Di Meno
Non una di meno” è un grido collettivo contro la violenza maschile contro le donne e contro la violenza di genere. Un grido transnazionale, che nasce dall’Argentina del 2015 quando in centinaia di migliaia iniziarono a prendere piazze, strade e parola contro i femminicidi. In Italia si ritrova per la prima volta in una grande manifestazione nazionale il 25 novembre dell’anno successivo, costituendosi in quel momento ufficialmente. Strutturata in assemblee e nodi cittadini, immediatamente collegate a livello nazionale e transnazionale. Non Una di Meno si definisce un movimento femminista e transfemminista, intersezionale quindi antifascista e antirazzista. Fin dalla sua nascita è luogo di confronto e incontro tra attivistə e centri antiviolenza femministi – riconosciuti dalle istituzioni o meno.
Segui Non Una di Meno – Venezia sui suoi account FB o IG.

Daniela Mannu
Attivista nel campo dei diritti umani e in particolare del sex work, Daniela e’ stata curatrice insieme a Tadej Pogacar della 1° Red Umbrella March nel 2001 parte del ‘Padiglione delle Prostitute’ durante la Biennale d’arte di Venezia.

Valentine aka Fluida Wolf
Autrice di Postporno, Eris Edizioni, Torino 2020.
Nata a Londra, classe 1984, ha vissuto tra Inghilterra, Italia e Spagna.
Transfemminista, antifascista, attivista postporno e traduttrice militante. I suoi principali interventi riguardano le sessualità e i corpi dissidenti dalla norma, la postpornografia, il sex work, la lotta alla violenza di genere, la denuncia del razzismo sistemico e l’intersezionalità delle lotte. Crede fortemente nella potenzialità del corpo come strumento di conoscenza, rafforzamento e crescita personale e al contempo arma politica collettiva.
Per seguire Valentine vai al suo IG.

Santa Carne
Santa Carne è un progetto nato nel 2020 dalla collaborazione tra la compagnia vicentina Teatro della Cenere, il fotografo Piero Martinello e il gruppo L.S.L.C. (Libero Sesso in Libera Chiesa), per una nuova narrazione tra fede e sesso.
L.S.L.C. indaga e riflette su questioni LGBTQIA+, di antropologia, teologia e pratiche ecclesiali, fino alla questione fondamentale e repressa del rapporto tra sessualità e chiesa cattolica.
http://teatrodellacenere.it/event/santa-carne-mostra-fotografica/

B.E.A.
Prediligendo sonorità elettroniche e underground, B.E.A. spazia dai groove 4 on the floor di house, techno e nu-disco ai ritmi spezzati di jungle e drum’n’bass. Come musicista elettronica ha partecipato a vari festival quali Electrocamp, Mitocondri, Kilowatt, Art Fair, DERMA.
Negli anni ha anche prodotto progetti di sound design per performance e installazioni sonore.
Se vuoi seguire B.E.A. la trovi solo su IG

Agnese Reginaldo
Agnese è una ricercatrice e curatrice il cui lavoro si concentra sull’intersezione tra arte e scienze sociali. Laureata in Storia dell’Arte presso l’Università Federico II di Napoli, ha vissuto e lavorato a Londra dal 2012-19 e attualmente risiede in Germania. I suoi progetti recenti includono: Losing Touch e Sex Work through the Ages, entrambi articoli scritti per Wellcome Collection (2021, Londra), e il workshop Love for Sale. È stata docente ospite al Chelsea College of Art e ha curato il programma pubblico della mostra Blood and Bones: Living with Cancer all’UCHL (2018, Londra). Nel 2021 Agnese ha vinto la Fideuram Research Fellowship al CASTRO Project e ha scritto Naked and Organised: Sex work as practice and representation.
https://wellcomecollection.org/articles/YAWmFhAAACQAwUPa

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Umbəlla | 20 anni di Ombrelli Rossi | 24 – 30 ottobre